Dalla Germania fotovoltaico a film sottile organico
Arriva dalla Germania, è composto da celle realizzate con materiali organici e assicurerebbe un’eccellente integrabilità con le facciate degli edifici. È il nuovo fotovoltaico a film sottile, il pannello solare Heliatek. Proposta che mira a trasformare gli edifici in centrali di produzione energetica da fonti rinnovabili.
Heliatek avrebbe messo a punto una tecnologia di fotovoltaico a film sottile in grado di accrescere in modo significativo l’efficienza dei pannelli. Si tratterebbe di una percentuale compresa tra il 3 e il 5% all’8-10%. Merito di un nuovo solare in pellicola dove al posto dei classici polimeri vengono impiegati oligomeri.
Con quale risultato? Le molecole garantirebbero maggiore stabilità nonché un’affinata uniformità d’applicazione, oltre alla possibilità di realizzare strati multipli che ne aumentano ulteriormente la resa. Tuttavia, nel confronto con i pannelli tradizionali, il film sottile organico risente di qualche punto percentuale in meno dal punto di vista dell’efficienza massima.
Limite che sembra destinato a poter essere colmato nel lungo periodo, grazie alla maggiore resa in condizioni di scarsa luminosità. Almeno secondo i recenti test condotti a Singapore sulla produttività del fotovoltaico Heliatek a confronto con impianti tradizionali.
Mentre dalla Technology Review del MIT si è diffusa la notizia di alcune collaborazioni tra l’azienda tedesca e costruttori edili per ottimizzare i tempi di realizzazione del fotovoltaico a film sottile. Restano ancora da attendere almeno 5 anni. Basteranno?