Enerpoint porta all’estero il fotovoltaico
L’azienda milanese Enerpoint esporta nei mercati internazionali il business della distribuzione di componentistica fotovoltaica e dell’installazione di grandi impianti ad energia solare. Dopo Germania e Israele, a marzo è stata inaugurata la sede inglese mentre maggio è il turno del Belgio ed entro l’estate degli Stati Uniti.
Si tratta di un giro d’affari complessivo pari a 200 milioni di euro, ma il mercato italiano non sarebbe abbastanza appetibile. Tanta la competizione nel segmento dell’installazione e della manutenzione degli impianti, a cui corrisponde una bassa redditività, visto il ribasso dei prezzi nei componenti fotovoltaici.
A scoraggiare ulteriormente i vertici di Enerpoint la scarsa trasparenza dal punto di vista normativo. E il conseguente tentativo da parte del governo di rivedere i contenuti del nuovo Conto Energia. Che renderebbe difficile una pianificazione degli investimenti a lungo termine. La situazione ha portato gravi ripercussione su molte imprese italiane del settore.
Enerpoint, pioniera nel business del fotovoltaico, ha registrato negli ultimi anni un calo di fatturato pari a 50 milioni di euro. Da qui il bisogno di sfruttare le potenzialità dei mercati esteri. In Italia è presente con 40 Mw di grandi impianti fotovoltaici e ha distribuito 300 Mw di moduli fotovoltaici per oltre 22 mila impianti. Sei impianti su 100 sono Enerpoint.
Modello di business che avrebbe già attecchito in Germania, dove l’azienda milanese ha già aperto una divisione tedesca. Abbiamo semplicemente perso un’importante player del mercato italiano o stiamo assistendo alla costituzione di un nuovo panorama imprenditoriale nel segmento fotovoltaico?