Pannelli fotovoltaici ultima generazione
E’ stato da poco presentato il Quinto Conto Energia, il decreto ministeriale che rivede e corregge gli incentivi per le energie rinnovabili, in particolar modo per il fotovoltaico che ha preso piede negli ultimi anni.
Con il nuovo decreto diviene di fatto obbligatoria per tutti gli impianti che abbiano una potenza superiore ai 12 Kw, l’iscrizione al registro degli impianti fotovoltaici.
Il Quinto Conto Energia, il cui testo è stato diffuso dal Governo lo scorso 16 aprile, mediante questa iscrizione obbligatoria, servirà a fornire una regolamentazione più efficace e precisa agli incentivi per l’energia ottenuta grazie all’impiego di sistemi fotovoltaici.
Tenendo sotto controllo questi registri, il Governo istituirà di fatto una sorta di meccanismo basato su aste, cercando così di dare un taglio netto ai costi e agli stanziamenti previsti per il settore.
In effetti, in Italia, gli elevati incentivi concordati negli ultimi anni per cercare di portarsi in pari con il resto d’Europa, ha generato una specie di reazione a catena: il boom di installazioni di pannelli solari ed impianti fotovoltaici, ha significato un aumento anche sulle bollette dell’energia elettrica della popolazione italiana dovuto alla particolare voce comparsa su di esse, dal nome “incentivi alle rinnovabili”.
I nuovi incentivi saranno effettivi a partire dal primo gennaio 2013 e già gli operatori, così come la Confartigianato, sono sul piede di guerra. Dopo aver letto il testo del decreto, secondo gli esperti, a patire di questo nuovo Conto Energia saranno i piccoli impianti andando a toccare, questa legge, il mercato libero in cui hanno sinora operato.
Rischi di sofferenza, dunque, per tutto il sistema ed il relativo indotto: non unicamente il settore delle rinnovabili, ma anche quello delle innovazioni e dei progetti che vedrà subire una brusca frenata.
Di parere contrario, invece, il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini che spiega come fosse necessario e peraltro già stabilito, proporre questo nuovo emendamento.
Ma cerchiamo di entrare nel dettaglio del Quinto Conto Energia e cerchiamo di spiegare, a grandi linee, in cosa consiste, numeri alla mano.
Tramite l’iscrizione ai registri per il fotovoltaico verranno stabiliti incentivi per un massimale di spesa pari a 100 milioni di euro a semestre. A partire dal giorno di entrata in vigore del decreto promosso dal governo Monti, vengono individuati cinque semestri; ciò significa che su una copertura temporale di due anni e mezzo verranno erogati 500 milioni di euro.
Occorre ora capire la tempestica nella quale il nuovo conto sarà operativo : infatti, l’applicazione del Quinto Conto Energia è strettamente connessa al raggiungimento del costo cumulativo annuo degli incentivi già erogati fino al tetto dei 6 miliardi di euro.
In questo caso, sarà compito dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas a verificare il raggiungimento di tale soglia e designare, dunque, la data precisa. Dopo trenta giorni dalla delibera, ed in ogni caso non prima della data del primo luglio 2012, il nuovo conto inizierà ad essere applicato.
Da allora, decadrà l’ormai vecchio Quarto Conto Energia.
La regolamentazione per l’iscrizione ai nuovi registri dovrà essere resa nota tramite pubblicazione nei trenta giorni successivi , a differenza del vero e proprio bando che dovrà entrare in funzione dopo altri dieci giorni e rimanere operativo per due mesi, vale a dire sessanta giorni.
Dato per certo il raggiungimento della soglia dei 6 miliardi di euro entro maggio, le regole del Quinto Conto Energia sarebbero operative dalla data del 1 luglio 2012 e, successivamente verrebbe aperto il bando il 10 agosto mentre, per quanto riguarda la pubblicazione delle liste con le graduatorie di accesso, si arriverebbe dritto all’8 novembre.
Tuttavia, risulta improbabile che il conto dei 6 miliardi venga raggiunto in così breve tempo; più veritiera la possibilità che vi si arrivi tra i mesi di luglio e di ottobre con il conseguente slittamento di tutte le altre procedure.
Sta di fatto che, facendo due conti sulla base delle indicazioni del decreto, si prevede un taglio medio delle tariffe di circa il 50% rispetto al passato. Inoltre, tutti gli impianti fotovoltaici dovranno devolvere la cifra di 0,1 centesimo per ogni kWh al GSE quale contributo per gli oneri di gestione. Un esborso, in pratica, di 1 euro per ogni MWh prodotto.