Vittoria del fotovoltaico in Italia
Vittoria del fotovoltaico. È forse il primo passo verso una grande rivoluzione energetica nel nostro Paese. Un faro in termini di politica energetica nel campo delle rinnovabili. Dagli incentivi all’aumento del prezzo dei combustibili fossili. In forte difficoltà il termoelettrico, ormai a rischio estinzione.
Sarebbero infatti le centrali ad olio combustibile, insieme a quelle a carbone tra le più inquinanti, ad aver subito un netto decremento di utilizzo, impiegate al minimo, solo in caso di emergenza. Gli impianti non riescono a coprire i costi di gestione e potrebbero quindi presto chiudere i battenti.
Il risultato di un processo multi-fattoriale. Da una parte abbiamo la riduzione della domanda di energia, causa crisi economica, dall’altra l’abbondanza di energia elettrica prodotta dal fotovoltaico, che gode di priorità sulla rete elettrica.
Le energie termoelettriche subiscono un stop quando c’è maggiore richiesta, a cavallo di mezzogiorno, momento in cui le rinnovabili aumentano il loro rendimento. Condizioni che hanno contribuito alla chiusura di ben tre centrali termoelettriche: quella a olio combustibile di San Filippo del Mela, a Milazzo in provincia di Messina; la centrale a carbone di Brindisi; e ce n’è una terza che chiuderà a Falconara dal 2013. Una vera vittoria del fotovoltaico.
Malgrado la scarsa efficienza dei combustibili fossili nel confronto con le rinnovabili, i sindacati si mobilitano per i 1000 posti di lavoro a rischio prodotti dalle centrali. Sarà possibile, attraverso programmi di flessibilità, trasformare queste preziose risorse umane in tecnici da inserire negli impianti da energia rinnovabile?