All’esame le opportunità del Conto Termico
Quali saranno i prossimi effetti del venturo Conto Termico?
Si tratta di un sostegno per difendere tutte le fonti di energia rinnovabili termiche, fino ad oggi poco sostenute e sviluppate in Italia. Ne fanno parte le biomasse, il solare termico, le pompe di calore, le stufe a pellet e altro ancora. Ma quali sono le caratteristiche del Conto Termico?
Gli incentivi previsti possono raggiungere il 40% della spesa sostenuta per l’implementazione delle tecnologie ammesse. In totale sono stati stanziati circa 900 milioni di euro annuali, ripartiti tra privati (700 milioni) e pubblica amministrazione (200 milioni).
Ma dove sono state reperite le risorse?
Il Ministro dell’Ambiente Clini ha chiarito che «saranno reperite ancora sulla bolletta elettrica e sulla bolletta del gas». Un rincaro della bollette corrispondente a circa 1 centesimo per ogni metro cubo.
Il periodo degli incentivi riguarda due anni, oppure cinque ma solo per gli interventi più grandi e costosi. Sono risorse riservate agli impianti con una potenza massima di 500 Kw e una superficie massima di 700 metri quadrati (per i pannelli solari).
Sono impianti di medio-piccole proporzioni, nulla di industriale. «Numeri quindi tarati su usi domestici, che incontrano anche la domanda dei produttori», ha dichiarato il ministro Clini. Fornire un incentivo al 40% in due anni significa incrementare il ritorno d’investimento sugli impianti, fruendo anche di risparmi in termine di minor spesa per il riscaldamento via gas o elettricità.
«Il conto termico – ha dichiarato il ministro Passera – è un passo importante. Tocchiamo con mano – quanto stia crescendo questo settore, ed il conto termico è un passo avanti definitivo.
Proprio perché pensiamo, come abbiamo dimostrato nello scorso dicembre presentando l’Agenda per lo sviluppo sostenibile, che la green economy non è fatta solo di concetti astratti, ma di futuro. Quindi pensiamo che questi siano i soldi meglio spesi».