L’efficienza energetica: il virtuoso percorso del recupero del costruito
L’architettura attuale, in rottura rispetto alle tradizioni e alla mentalità del passato, viene interpretata in maniera totalmente distinta, evidenziando la necessità di costruire con una certa utilità evitando in qualsiasi modo gli sprechi. La storia moderna è piena di esempi negativi che vedono molte cattedrali nel deserto, ossia costruzioni imponenti abbandonate a loro stesse che non hanno portato alcun beneficio alla collettività. Consci degli errori commessi, in gran parte dovuti all’incapacità della classe politica che non ha saputo incanalare i fondi ricevuti, gli architetti di nuova generazione si avvicinano a concetti prima sconosciuti quali ad esempio l’efficienza energetica, il recupero di vecchie costruzioni, l’attenzione verso l’ambiente. Il cambio è netto, perchè a cambiare non è solamente il modo di progettare ma, soprattutto, il modo di realizzare concretamente un immobile.
Il principio di efficienza energetica
Con efficienza energetica si intende un principio molto interessante, in particolare quando si parla di immobili, ossia di risparmi in materia di consumi. La nuova concezione dell’architettura si fonda in maniera concreta su tale assunto che vede come necessità primaria che la casa, come ogni altra costruzione abitabile, possa essere efficiente da punto di vista energetico. Questo effetto può essere ottenuto attrezzando l’immobile di impianti in grado di incanalare la luce del sole, a mezzo di pannelli fotovoltaici, utilizzabile per riscaldare e per illuminare. Si tratta delle case autosufficienti, che per rifornirsi di energia non necessitano delle utenze canoniche ma possono utilizzare quella messa a disposizione dalla natura.
Il recupero delle vecchie costruzioni
Il recupero delle vecchie costruzioni consiste nel riciclare gli immobili in disuso o ritenuti inutili per ricavarne dei nuovi, resi maggiormente fruibili con le tecniche moderne. Il principio del recupero si colloca in questa nuova mentalità volta ad utilizzare le costruzioni già presenti, evitando di costruire ex novo. Questa tecnica edilizia permette di ottenere un congruo risparmio, sia per quanto riguarda i materiali che per quanto riguarda gli spazi ottenuti. L’architetto adotta questa tipologia di lavoro in particolare nei centri storici, in presenza di edifici danneggiati che vengono riportati a nuova vita. Il recupero si attua anche come forma di ristrutturazione per quegli immobili distrutti dal tempo e dalle intemperie. Ad esempio, molti castelli medievali, con questa tecnica sono stati riportati alla luce, inserendo nelle vecchie mura delle lastre di vetro o plexiglas, oppure con materiali moderni quali l’acciaio e l’alluminio. La commistione tra antico e moderno rappresenta inoltre una modalità di realizzazione che riscuote notevole successo perchè dall’unione di più stili nasce un immobile unico, diverso da tutti gli altri e come tale inimitabile.
L’attenzione verso l’ambiente
L’attenzione verso l’ambiente e la tutela della natura costituiscono le motivazioni primarie che hanno spinto l’architettura ad intraprendere un nuovo percorso. L’inquinamento ha comportato dei danni notevoli e l’edilizia rappresenta uno dei settori che ha maggiormente influito con conseguenze negative. Per ovviare a questo problema e, allo stesso tempo, ottenere un certo risparmio per quanto riguarda i materiali impiegati, il riutilizzo costituisce certamente la strada più interessante da percorrere. Un edificio antico, fatiscente, pericoloso perchè a rischio di crolli, rappresenta il maggiore esempio di architettura di nuova generazione, volta al ripristino delle strutture, interpretate in chiave innovativa. Ogni materiale, con la giusta lavorazione e con i trattamenti finalizzati allo scopo, può essere efficacemente riciclato, per ridare nuova vita anche a veri e propri rifiuti.
Un percorso virtuoso
Il recupero del costruito rappresenta un percorso virtuoso, di estrema utilità per i committenti, che vedono un consistente taglio delle spese vive, ma anche per i progettisti che possono in questo modo mettersi in gioco, mediante la realizzazione di opere ricavate da immobili semi distrutti ed inservibili. L’attività è volta ad ottenere il massimo risultato con il minore sforzo e permette di raggiungere un alto grado di soddisfazione. Trasformare un edificio abbandonato, totalmente inservibile, in un edificio completamente nuovo ed efficiente non può che suscitare gradimento nella collettività che, in questo modo, può beneficiare di un immobile di grande utilità, utilizzabile per i diversi scopi per i quali viene progettato.