Serra bioclimatica: cos’è e cosa serve sapere
Che cosa sono le serre bioclimatiche
Le serre bioclimatiche (chiamate anche serre solari) sono verande che catturano l’energia solare in modo da contribuire al riscaldamento dell’abitazione. Al contempo, si utilizzano sistemi di ombreggiamento e ventilazione per mantenere l’abitazione piacevolmente fresca durante l’estate. Infine, una serra bioclimatica aumenta la superficie usufruibile dell’abitazione. Tuttavia, perché le serre bioclimatiche riescano nell’intento desiderato, bisogna seguire principi di esposizione ed utilizzare materiali precisi. C’è da ricordare, inoltre, che per realizzare una serra bioclimatica è necessario un permesso specifico che si ottiene dopo perizie in loco e studi sulla riqualificazione energetica e sulla riduzione del fabbisogno energetico dell’ambitazione. Questi controlli devono essere realizzati esclusivamente da esperti del settore.
Quali sono le caratteristiche delle serre bioclimatiche
La realizzazione delle strutture bioclimatiche (tra cui appunto le serre) è regolata da leggi regionali specifiche. Tuttavia, le strutture hanno caratteristiche comuni su tutto il territorio nazionali, tra cui:
– orientamento: per il miglior rapporto tra ombra ed esposizione, la serra bioclimatica deve essere orientata a sud;
– materiali differenziati: la facciata ed il tetto devono essere in vetro, in modo da permettere un buon irraggiamento e capzione. Anche i lati delle fiancate est ed ovest (soprattutto quest’ultimo) devono essere in vetro, ma devono evitare la dispersione energetica e termica. Inoltre, hanno la funzione di contenere l’irraggiamento in estate;
– esposizione: preferibilmente piena per tutto il giorno (dall’alba al tramonto);
– assenza di schermature fisse: vi devono essere soltanto sistemi di ombreggiatura esterni mobili, in modo che durante l’estate l’ambiente non si surriscaldi;
– volume tecnico: la serra bioclimatica non va ad influire sulle dimensioni dell’immobile (non alza gli importi della tassazione), dato che è un volume tecnico non tassabile. Ovviamente questo nel caso che la struttura sia costruita secondo le norme;
– finestra fuori serra: si accede alla serra attraverso un locale con almeno una finestra che deve dare all’interno della struttura;
– dimensioni: al massimo possono essere pari al 15% della superficie dell’abitazione (se non si ha il permesso di costruire) o al 30% (in questo caso si deve avere il permesso).
Le serre bioclimatiche fanno cubatura?
Dato che le serre bioclimatiche non solo consentono di effettuare grandi risparmi energetici, ma creano anche nuovi ambienti abitativi esterni, spesso un freno alla loro realizzazione è la paura che facciano cubatura. In pratica, si teme che una serra bioclimatica aumenti la cubatura dell’appartamento o della casa. Ci si può tranquillizzare: realizzare una serra solare non aumenta la superficie abitabile dell’immobile, a differenza di una veranda. Per differenziarsi da quest’ultima struttura, però, la serra bioclimatica deve rispettare i valori indicati dalla specifica legislazione regionale e comunale, compresi i requisiti tecnici (posizione, serramenti, orientamento, tipo di vetri impiegati) e le eventuali soglie di cubatura. Per questo è necessario rivolgersi a professionisti del settore di provata serietà per realizzare il progetto. In caso contrario, si rischia un abuso edilizio.
Qual è il funzionamento di una serra bioclimatica?
Le serre bioclimatiche sono strutture architettoniche biocompatibili e biosostenibili, che supportano ed integrano il riscaldamento degli edifici, sfruttando i raggi solari e permettendo grandi risparmi energetici. Nello specifico, si ottengono chiudendo balconi, altane, terrazze e strutture simili con ampi pannelli di vetro. Le vetrate sono fondamentali per il funzionamento della serra bioclimatica, in quanto permettono la penetrazione dei raggi solari all’interno dell’ambiente, aumentando la temperatura all’interno e l’illuminazione in maniera naturale. Di conseguenza, vengono ridotti i consumi per il riscaldamenti e per al luce elettrica.
Nel caso che all’interno della serra solare si realizzino uno o più impianti di cottura, diminuirà anche il consumo di metano: infatti, il calore sviluppato dai raggi solari può essere utilizzato per alimentare per induzione pentole, tegami, teglie, ecc. Per questo si distingue nettamente tra una veranda ed una serra solare. Quest’ultima, proprio per sua definizione, deve essere disposta e costruita in modo da ricevere una quantità sufficiente di raggi solari per poter riscaldare l’ambiente interno e consentire risparmi energetici. In poche parole, deve ricevere e sfruttare la luce ed il calore dei raggi solari efficacemente, tenendo bene a mente il suo fine.